Breve storia delle comunicazioni

Dal tam tam alla Banda Larga

Paolo Marelli - Socio ALDAI

paolo.marelli.adv@gmail.com
La storia delle comunicazioni nasce con l'uomo stesso.
Nella preistoria gli uomini incominciano a comunicare con i gesti prima ancora che con parola e, a distanza, con il suono dei tam-tam. Nel tempo i metodi sono diventati via via più efficienti: i piccioni viaggiatori degli egiziani, i messaggeri a piedi o a cavallo dei Greci o dei Romani, i falò su colline nel Medioevo.
A partire dal ‘700 gli intensi scambi commerciali richiedono che le informazioni viaggino veloci. Alla fine del secolo il francese Chappe inventa il “semaphore” (torri con braccia mobili) creando una rete di circa 4.000 km utilizzata sino al 1850. Nella prima metà dell'Ottocento la miglior comprensione dei fenomeni elettromagnetici genera la svolta decisiva per le telecomunicazioni: il telegrafo e poi il telefono.
Il primo tentativo di telegrafo, dell’inglese Ronalds, risale al 1816, ma solo grazie all'invenzione di Morse nel 1837 si può parlare veramente di trasmissione a distanza; in 15 anni la rete telegrafica negli USA coprirà più di 32.000 km. Nel 1854 Meucci inventa il “telettrofono”, e ottiene un brevetto temporaneo nel 1871. Quasi in contemporanea Bell sviluppa il telefono con brevetto nel 1876. I primi servizi telefonici partono nel 1878 a New Haven (USA) e a Londra.
Il successivo fondamentale salto tecnologico si ha negli anni a cavallo del 1900 grazie a Marconi (Nobel 1909) con l’invenzione della radio, che permette le trasmissioni transoceaniche.
In parallelo agli studi relativi ai segnali elettrici/elettromagnetici altrettanto importanti sono quelli sull’uso della luce per trasportare informazioni. Alla metà dell'Ottocento Colladon e poi Tyndall dimostrano che è possibile “guidare” la luce in un getto d’acqua. Nel 1880 Wheeling brevetta un metodo di trasferimento della luce chiamato "luce convogliata", usando tubi specchiati o barre di vetro. Poi verso fine secolo Bell sperimenta la trasmissione mediante raggi luminosi attraverso l’aria con il “fotofono”, utilizzando luce solare, specchi e parti del telefono elettrico. Nella prima metà del ‘900 ulteriori studi portano French a depositare un brevetto nel 1934 per uno schema di sistema telefonico ottico, in cui la voce viene trasmessa per mezzo della luce in una rete di cavi ottici, costruiti con sottili cilindri di vetro.
Pochi decenni dopo si giunge all’invenzione dei diodi Led e dei Laser a semiconduttori, da utilizzare come sorgente di segnali luminosi. Nei primi anni ’70 la società Corning sviluppa e produce la prima fibra ottica per telecomunicazioni, in pratica un sottilissimo filamento
di vetro del diametro di un capello, cioè 1/10 di millimetro. Il primo sistema di trasmissione a fibre ottiche viene installato a Long Beach (USA) nell'aprile del 1977, mentre a settembre a Torino si realizza il primo collegamento tra due centrali SIP con un cavo ottico realizzato da Pirelli.
L'effettiva introduzione della tecnologia ottica inizia negli anni '80 con le reti a lunga distanza sino all’esplosione, all’inizio degli anni 2000, delle reti metropolitane sino all’utente finale (FTTH, Fibre To The Home) con velocità di trasmissione dei segnali digitali da qualche decina di Mbit/sec (milioni di bit al secondo) a qualche Gbit/sec (miliardi di bit al secondo), la cosiddetta Banda Larga. Oggi su Internet si trasmettono voce, e-mail, dati, foto e video a velocità incredibili se paragonate a pochi anni fa.
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