Comitato Pensionati

Guardare avanti, ma...

Presidente Mario Giambone

Anche il 2019 è trascorso rapidamente lasciandoci, come viatico,  il necessario proposito di non fermarsi ma guardare avanti! Nel riassumere l’impegno e l’attenzione posta dal Comitato Pensionati di ALDAI, nel corso di questi mesi in merito alle vicende che ci toccano molto da vicino, è nostro dovere ricordare come il nostro compito prioritario sia quello di recepire le esigenze della Categoria, valutare ed elaborare proposte e iniziative da sottoporre agli Organi Direttivi per fornire risposte adeguate alle istanze elaborate.
Numerosi gli incontri (principalmente motivati dalla necessità di mantenere viva l’attenzione al contrasto delle preoccupanti conseguenze derivanti dalla “Lotta alle pensioni” promossa e sostenuta da tempo e da più parti) svolti a tale scopo, con le abituali frequenze mensili, tutti documentati da puntuali verbali, numerati e trasmessi per conoscenza al Consiglio Direttivo. Non si è mancato di aggiornare e informare i colleghi su quanto è stato perseguito, con tenacia e costanza, sia in occasioni aperte al dibattito, sia attraverso la redazione della nostra rivista Dirigenti Industria, edita con crescente sviluppo e interesse anche in versione online, con l’obiettivo di una maggiore immediatezza comunicativa.
Nonostante il nostro ricorso alla CEDU, Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, non abbia sortito effetti (come temevamo), non ha sminuito la compattezza dei nostri propositi nel sostenere i motivi delle rivendicazioni. 
Come ripromessoci, non abbiamo “abbassato la guardia” e ne abbiamo avuto riscontro nel corso di due interessanti incontri, svoltisi presso la nostra sede, con un’ampia partecipazione di colleghi, con i quali si è dato vita a un serrato e documentato dibattito su contenuti e condizioni messe in campo. 
Vale inoltre la pena di confermare come siano infatti proseguite azioni giudiziarie, promosse in differenti realtà territoriali, per accertare la sussistenza di garanzie costituzionali con la finalità di ottenere una pronuncia chiarificatrice. 
Il tempo e le circostanze mutano gli scenari, ma devono restare fermi il mantenimento delle garanzie poste alla base del vivere civile quali condizioni definite al termine del drammatico conflitto conclusosi nel lontano 1945. Al riguardo, proprio in questo nuovo anno, la nostra Federazione compie settantacinque anni di vita, ma non può e non deve… andare in pensione!
Oggi come allora viviamo momenti di grandi incertezze, anche se per motivi diversi, ci troviamo ancora una volta nella necessità di trovare soluzioni percorribili. 
La nostra è una Categoria che deve continuare ad esprimersi in maniera unitaria, a sostegno delle peculiarità della classe dirigente che rappresentiamo. 
Il guardare avanti “necesse est” in condizioni, se non di emergenza, certamente critiche. Non possiamo permetterci distrazioni con il rischio di frammentare la qualità del nostro modello associativo e abbiamo il compito di rivendicare quanto invocato: “...ai veri dirigenti vada restituito quel credito e quella limpidezza di immagine che hanno guadagnato sul campo. I dirigenti che Federmanager rappresenta hanno dato corpo e sostanza a quel ceto medio che è stato motore storico dell’affermazione dell’Italia nelle potenze industriali” .
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in formato pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013