#insiemeriapriremo: iniziative per tenere uniti pubblico e luoghi di cultura

Un Biglietto Sospeso per tessere nuove reti e continuare a fare cultura. Intorno a cinema, teatri e musei, non ci sono solo visitatori occasionali, ma il pubblico è in buona parte composto da veri e propri “affezionati”, soprattutto per quelle strutture site nei piccoli centri o nelle periferie urbane, dove rappresentano veri e propri presìdi sociali e culturali.

Convento dei Frati Cappuccini di Monterosso al Mare - Credits Matteo Cornalba

Angela D'Arrigo

Arianna Errico

meetCULTURA

Come sta reagendo il mondo della cultura?
Per certi versi #laculturanonsiferma perché è un bisogno che tutti sentiamo urgente. Che sia stato un film, un libro o un album chiunque anche durante la quarantena ha sentito la necessità di cultura.  
Per altri versi, però, la cultura è ferma perché ha dovuto farlo. Si sono fermati, fra gli altri, le attività dal vivo, gli operatori e gli artisti.
Sono fermi, sì, ma hanno iniziato da subito a ripensare il futuro. Un futuro, diverso da quello che ci aspettavamo, che ha nell'incertezza, forse, la sua prima grande certezza.
È così che in tutto il mondo hanno preso avvio da qualche mese esperimenti culturali anche molto interessanti: dalle mostre agli spettacoli, dalle visite guidate alle fiere. Non si tratta solo di spostare online ciò che prima potevamo trovare in un luogo fisico ma significa, soprattutto, ripensare il modo stesso di fare cultura.
Vengono realizzate con questa intenzione mostre come quella organizzata dal Mudec di Milano, "Il mondo che verrà" che è in realtà un percorso fotografico inedito visitabile attraverso i propri canali social. Una proposta che nasce proprio dall'incertezza e che fa una domanda apparentemente impossibile agli artisti: si può raccontare in un'immagine quel che ancora non c'è?
L'arte sembra proprio rispondere di sì.
Restando a casa propria è possibile anche entrare a visitare dei luoghi fisici per vivere un'esperienza personale ed emotivamente coinvolgente, diventando ciascuno parte stessa dello spettacolo. È quello che succede alle Cinque Terre con il Convento dei Frati Cappuccini di Monterosso al mare. Qui sono organizzate dirette con il frate che abita quel luogo a cui possono partecipare di volta in volta solo un numero limitato di persone. Con questa modalità sono già entrati in convento oltre 1.000 persone provenienti da ogni parte d’Italia, da nord a sud, e dall'estero, dal Portogallo all’America.
Queste e infinite altre iniziative hanno dimostrato come il comparto culturale in Italia sia particolarmente vivace e creativo, capace di sviluppare soluzioni innovative per dialogare con il proprio pubblico, anche utilizzando – chi in maniera più maldestra, chi proseguendo una strategia già consolidata in tempi pre-crisi – tutte le potenzialità offerte dal digitale e i suoi strumenti.
Facciamo rientrare, in questo panorama, anche il progetto “Biglietto Sospeso”, promossa da noi di meetCULTURA e da Cultura Italiae per sostenere il comparto culturale.

Museo del Violino - Credits Cristian Chiodelli

Museo del Violino - Credits Cristian Chiodelli

Un Biglietto sospeso per la cultura
Biglietto sospeso è un normale biglietto di ingresso a cinema, teatri, musei, festival che non dà, però, accesso ai luoghi ma va interamente a supporto degli enti e dei professionisti per aiutarli a proseguire le proprie attività. Riunite in un’unica piattaforma web si trovano le oltre 40 istituzioni e organizzazioni aderenti, dal Museo del Castello di Rivoli di Torino al Teatro Franco Parenti di Milano, dal Teatro 3mestieri della periferia di Messina al Museo del Violino di Cremona, dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa all’associazione Pop Corner di Vicenza.

Ogni persona, istituzione, azienda può fare la propria donazione al prezzo simbolico di uno o più biglietti, sapendo che col proprio gesto sta dando un segnale di sostegno all’intero comparto: Biglietto sospeso, infatti, non è solo un contributo economico alle attività, ma anche un riconoscimento al ruolo della cultura nella società odierna, a quella capacità di rispondere alle domande di senso che ciascuno si è posto davanti a un fenomeno così imprevisto e prorompente quale la diffusione pandemica. Conforto, approfondimento, svago, dialogo e tutte le altre risposte che la cultura sa dare, arrivano quotidianamente grazie al lavoro, spesso invisibile, di chi si occupa di produzione, valorizzazione culturale, tutela del patrimonio, organizzazione di festival e rassegne.
Museo nazionale dell'automobile

Museo nazionale dell'automobile

L’iniziativa proposta – che muove dal nostro osservatorio di progettiste culturali che lavorano con fondazioni, cinema, teatri, musei, imprese – non guarda solo alle istituzioni, ma nasce pensando anche ai pubblici della cultura. Intorno a cinema, teatri musei, non ci sono solo visitatori occasionali, ma il pubblico è in buona parte composto da veri e propri “affezionati”, soprattutto per quelle strutture site nei piccoli centri o nelle periferie urbane, dove rappresentano veri e propri presìdi sociali e culturali. Visitatori che ora sono pronti a una piccola spesa, anche in un periodo di difficoltà per tutti, pur di sostenere il sito culturale preferito.
Non una semplice campagna di fundraising, quindi, ma una vera azione di partecipazione culturale e consolidamento di quelle relazioni di comunità nelle quali anche il mondo imprenditoriale è fortemente inserito come soggetto attivo per lo sviluppo dei territori.

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Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in formato pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013